GLOSSARIO DEI TERMINI GRECI E LATINI
Ab Urbe condita : dalla fondazione di Roma (letteralmente, "dalla città fondata"). La data tradizionale della nascita dell'Urbe è il 21 aprile del 753 avanti Cristo.
Ad bestias : condanna a combattere con le belve, senza preventivo addestramento.
Ad ludum : condanna a battersi nell'arena, dopo un adeguato addestramento. Archimagirus: capocuoco.
Armamentarium : armeria.
Asinella : ragazza di facili costumi. A Roma, l'animale lascivo per eccellenza era l'asino (non il porco, che invece godeva di un'ottima reputazione).
Ave (plurale, avete): saluto di incontro.
Balneatores : bagnini.
Calamistrum : ferro caldo per arricciare i capelli.
Calcei : stivaletti alti, allacciati con corregge di cuoio. Quelli dei senatori erano neri, con quattro stringhe e una lunetta d'argento come decorazione.
Calidarium : vasca calda delle terme.
Caupona : taverna.
Cervesia : birra.
Clientes : “ clienti”, nel senso di protetti di un alto personaggio. I clientes erano usi a rendere omaggio al patrono in cambio della sportula (vedi).
Clivius : strada in salita, come il Clivius Capitolinus, che conduceva in Campidoglio. Cosmetica: estetista.
Crepidae : pantofole.
Criptoportico : corridoio sotterraneo.
Cursus honorum : il "corso degli onori" che i cittadini romani erano tenuti a percorrere prima di potersi candidare alle cariche politiche più alte. Così, per diventare console, occorreva essere stato prima edile e pretore. Durante il periodo imperiale, tuttavia, furono consentite molte eccezioni a questa regola, che era stata stabilita da Siila per tenere sotto controllo gli aspiranti consoli e impedirne una troppo rapida carriera.
Dactyliotheca : scrigno per anelli.
Defrutum : vino cotto.
Denarius (plurale, denarii): moneta romana del valore di quattro sesterzi.
Dixerunt : (letteralmente, "dissero"): così i giudici sancivano la fine delle arringhe. Doctores: allenatori.
Dolium : grande giara.
Dominus (al vocativo, domine di Dominus, nominativo): signore, padrone.
Domus : grande casa unifamiliare situata al pianterreno, di cui rimangono numerosi esempi a Ercolano e a Pompei. Ne esistevano meno di duemila nell'intera Roma, dove, dato il costo proibitivo del terreno edificabile, erano invece molto comuni le insulae (vedi).
Duumviro : ciascuno dei due magistrati che costituivano, appunto, un duumvirato.
Ekklesiasterion : sala di riunione degli isiaci, i seguaci del culto di Iside.
Eros , Pothos, Himeros: divinità protettrici dell'amore carnale in tutte le sue espressioni.
Essedarii : gladiatori che combattevano sul cocchio.
Etera : cortigiana d'alto bordo.
Familia : la famiglia romana, che comprendeva anche gli schiavi e i liberti.
Fauces : fauci, la strettoia di ingresso a una domus.
Flabelliferi : schiavi adibiti a far aria con larghi ventagli.
Frigidarium : vasca fredda delle terme.
Frumentarie : grandi navi che trasportavano il grano necessario per nutrire l'Urbe, seguendo la rotta dal porto di Alessandria a quello di Pozzuoli dapprima, poi a quello di Ostia, quando ne fu ultimata la costruzione.
Fullones : lavandai e tintori.
Fullonica : lavanderia, tintoria.
Funalia : torce di resina che venivano appese al muro per provvedere all'illuminazione notturna.
Gustatio : antipasto, spuntino.
Insula : palazzo condominiale a più piani, anche cinque o sei, diviso generalmente in appartamenti d'affitto. I ruderi di molte insulae sono ancora visibili negli scavi di Ostia.
Iseum : tempio di Iside. I reperti dell'Iseum di Pompei sono conservati al Museo Nazionale di Napoli.
Iugula : “sgozza!”.
Lacerna : mantello con cappuccio.
Laena : mantello.
Lanista : proprietario o responsabile dei gladiatori e impresario dei giochi.
Laticlavio : la larga fascia rossa che ornava toga e tunica dei senatori. I cavalieri portavano anch'essi una striscia rossa, ma più sottile.
Libera cena : l'ultimo pasto dei gladiatori prima del combattimento.
Libitinarii: becchini, addetti alle pompe funebri .
Ludi : giochi gladiatori.
Ludus Magnus : scuola e caserma di gladiatori. Le rovine del più famoso ludus di Roma, fatto costruire da Claudio, o più probabilmente da Domiziano, sono visibili ancor oggi in Via Labicana.
Lunula : la lunetta d'avorio che decorava i calcei dei senatori, denotandone il rango. Lupa: prostituta.
Malluvio : catino.
Mappa : largo tovagliolo personale che gli ospiti si portavano da casa, e a volte riempivano con gli avanzi del pranzo, così da poterli consumare il giorno dopo. Mimula: attricetta.
Mirmilloni : gladiatori con l'elmo decorato da un pesce.
Mitte! Testualmente: “rimanda!” (sottinteso: il gladiatore sconfitto). In altre parole: “lascia che vada via vivo!”. E il corrispondente della mano aperta, o del pollice alzato.
Morituri : quelli che stanno per morire.
Mulso : vino con miele.
Munera : giochi gladiatori.
Munera sine missione : giochi all'ultimo sangue.
Naumachia: combattimento sull'acqua, simulazione di una battaglia navale .
Necromanteion : in greco, "oracolo dei morti". Aveva sede alla foce dell'Acheronte, in Trespozia d'Epiro, a sud dell'odierna Igoumenitsa.
Nomenclatori : schiavi incaricati di annunciare al padrone il nome dei clienti. Nummi: monete d'oro.
Nundinae : giorni di mercato; come anche periodo di nove giorni che intercorreva tra un giorno di mercato e l'altro.
Padri coscritti : senatori.
Palla : sopravveste femminile.
Panem et circenses : pane e giochi del circo.
Parca : Le tre Parche tessevano il filo della vita. L'ultima, la Parca per eccellenza, lo tagliava.
Parma : piccolo scudo rotondo.
Pocillatori: schiavi addetti alla mescita del vino.
Popina : taverna.
Posca : bibita rinfrescante composta di acqua mista ad aceto.
Probatio : in ambito forense e giudiziario, l'esposizione delle prove a carico o a discarico.
Purgatorium : locale al cui interno era posto il bacino per l'acqua lustrale. L'acqua sacra come strumento di purificazione era un elemento essenziale del culto di Iside. Reziari: gladiatori armati di rete e tridente.
Salutatio : omaggio mattutino dei clienti.
Salutigeruli : schiavi incaricati di portare saluti o ambasciate.
Sanarium : ambulatorio oppure ospedale interno alla caserma dei gladiatori.
Sapa : mosto cotto.
Sapo : sapone.
Secutores : letteralmente, “inseguitori”. Gladiatori che si battevano contro i reziari.
Servo ab admissione : il servo ab ammissione era addetto a controllare chi entrava.
Sibilla Cumana: a Cuma, la sacerdotessa attraverso cui parlava l'oracolo di Apollo. Sica: spada corta, da cui il termine “sicario”.
Solea (plurale, soleae): sandalo, calzare.
Specularia: vetri opachi della lettiga.
Spoliarium : obitorio.
Sportula : donazione in natura o in denaro che il patrono era tenuto a elargire in cambio della salutatio (vedi).
Synthesis : veste greca, usata in genere durante i banchetti.
Tablinum : tablino, ufficio, stanza per sbrigare gli affari.
Tepidarium : la vasca tiepida delle terme.
Thermopolium : equivalente romano di un bar-tavola calda, dotato di banchi in cui venivano inserite grandi giare di terracotta per le zuppe calde. Questi locali erano diffusissimi sia nell'Urbe che nei centri di provincia: se ne possono vedere numerosi esempi a Pompei, Ercolano e Ostia.
Vale (plurale, valete): stammi bene. Saluto di commiato .
Vestiaria : schiava addetta al guardaroba.
Virtus : somma delle virtù e dei comportamenti che si addicevano al vir, l'uomo romano. La parola "virilità" ha appunto la stessa radice.
Vivarium : serraglio per le belve destinate all'anfiteatro.
Vomitoria : accessi all'anfiteatro.